Le associazioni di volontariato penitenziario sono presenti in molte città italiane, soprattutto in vicinanza di istituti carcerari. Per fare volontariato penitenziario, la cosa migliore è prendere i contatti con uno di questi gruppi.
In gruppo sarà possibile ricevere la formazione generale sui temi del carcere e della pena, indispensabile per operare in questo ambito, e individuare le necessità verso le quali indirizzare il proprio intervento.
Se nel territorio non sono presenti associazioni o gruppi di volontariato penitenziario, si può provare a prendere contatti con le Direzioni del Carcere o dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna più vicini, proponendo una collaborazione.
Il SEAC nazionale è a disposizione per eventuali ulteriori informazioni:
Chi può aderire
Possono chiedere l’iscrizione al SEAC enti, associazioni, gruppi organizzati nonchè singoli volontari che operano in realtà dove non sono presenti associazioni e gruppi di volontariato penitenziario:
- che ne condividano le finalità;
- che siano mossi da spirito di solidarietà;
- che si impegnino a rispettare le norme dello statuto.
L’adesione è deliberata, su domanda del richiedente, dal Coordinamento locale o regionale.
modulo adesione SEAC – singoli
La quota associativa annuale consiste in:
- 55 € per l’adesione di un gruppo
- 21 € per l’adesione di un singolo
da versare sul conto corrente Banca Intesa intestato a “SEAC – Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario”
Codice IBAN : IT14W0306909606100000150665
Perché aderire al coordinamento
Così come il gruppo aggiunge valore all’azione del singolo volontario, il coordinamento rende più efficace l’azione dei singoli gruppi:
- rende possibile lo scambio di idee e la condivisione di esperienze fra diverse realtà di volontariato penitenziario, valorizzando le loro specificità e rendendole utili ad altri;
- promuove la formazione dei volontari mediante convegni, seminari e pubblicazioni;
- costruisce a livello nazionale una rete di risorse e conoscenze, favorendo la collaborazione di realtà diverse anche su casi concreti, ad esempio nell’aiuto di persone che vengono sfollate o trasferite da un istituto all’altro;
- promuove il rispetto e la tutela dei volontari;
- è in grado di fare proposte e istanze alle Istituzioni penitenziarie e ai legislatori in ordine al miglioramento delle condizioni di vita delle persone sottoposte ad esecuzione penale;
- porta all’interno della Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia e all’interno del Terzo Settore la voce dei gruppi di base di volontariato penitenziario.